venerdì 8 agosto 2008

Due facce della stessa medaglia


Lo abbiamo visto in molti film, letto nei romanzi, e con il passare del tempo il cliché della moneta lanciata in aria per decidere l’esito di una situazione con il suo testa o croce, è diventato una costante nell’ immaginario collettivo.
Metaforica ed al contempo poetica, seppur ormai rovinosamente inflazionata dalla cultura popolare, questa casuale dispensatrice di giustizia racchiude nell’acuto tintinnio del suo lancio una sacrosanta verità…e cioè che spesso anche nel quotidiano sono le impercettibili ed esili linee Maginot a fare da spartiacque sulle più disparate questioni.
Che siano pene d’amore o decisioni lavorative, queste sottili linee risultano invalicabili quanto un confine doganale e resistenti agli attacchi più di una fortezza!

Un anno fa un rinomato centro espositivo del Nord annunciava alla stampa locale e nazionale la sua ferma intenzione di distinguersi dai “sonnolenti ed auotoreferenziali” ambienti espositivi del suo territorio, lanciandosi dove nessuno aveva mai osato prima…almeno da queste parti….e cioè nel colorato e bisfrattato mondo della grafica e dell’illustrazione.
Un tema moderno ed in linea con i giovani apparentemente… una scelta coraggiosa che poteva sembrava l’avvento di un’epoca tesa a rivalorizzare, questa volta in modo ufficiale e solenne, quell’arte per così dire “povera” che era però in grado di mobilitare in tutto il mondo milioni di euro in gadge,t albi a fumetti, tavole originali , Video Game, fiere specializzate e film di botteghino.

All’orizzonte si prospettava l’opportunità di organizzare finalmente eventi capaci di catturare l’attenzione di tutti quei giovani talenti locali e non che, tra un salto in fumetteria ed un album da disegno pieno di schizzi, sognano in cuor loro di poter diventare protagonisti della scena artisitca internazionale diventando come quei “mostri sacri” made in U.S.A che erano rapidamente passati dai claustrofobici seminterrati delle loro case in periferia ai rarefatti ambienti tutti vetrate di Time Square.

Sembrava fatta ormai! Sarà stato a causa del clamore suscitato dalla notizia, oppure l’illusoria convinzione che le cose finalmente stessero cambiando…fatto sta che nessuno prestò attenzione al famoso “tintinnio della moneta”… nessuno indagò su come un ciclo di eventi dalla forte connotazione giovanile avesse come protagonisti artisti del settore noti solo a “ragazzi classe 1970”.
Artisti come Hugo Pratt ed il suo Corto Maltese infatti seppur riconosciuti dai più come miti intramontabili del fumetto, godono di un seguito composto principalmente da una ristretta cerchia di appassionati snob, che idolatrano in modo eccessivo le opere di certi autori ponendoli insensatamente al di sopra di molti altri validi disegnatori contemporanei.

Corto Maltese, Alack Sinner e le locandine di Lorenzo Mattotti non hanno nulla da invidiare ai lavori di Alex Ross, Andy Kubert, Jim Lee e Tim Sale. Nomi probabilmente a voi sconosciuti ma che se supportati da un’ottusa intellighenzia capace di imporsi sulle masse, probabilmente potrebbero facilmente ricoprire un posto di rilievo in qualche prestigiosa sede espositiva locale suscitando lo stupore e l’orgoglio di pubblico e critica.

Pur apprezzando il tentativo di svecchiare il concetto di esposizione locale…troviamo buffo nonché fuori luogo tentare di imporre senza la minima conoscenza di un settore, artisti e personaggi lontani dai cuori e dalla memoria della fascia di audience che ci si proponeva di fidelizzare. Avventurarsi in campi settoriali specifici, siano questi artistici o commerciali, richiede l’umiltà di porsi una sola e semplice domanda: “Cosa so io di questo argomento?”. La semplice risposta a questo quesito può rappresentare la differenza tra successo ed insuccesso nonché la chiave di volta per segnare una svolta decisiva in un panorama di eventi artistici che troppo spesso gonfiano i conteggi delle loro presenze e non ammettono, nemmeno con loro stessi, che forse è il caso di correggere il tiro trovando una risposta a quella sola…semplice domanda…
“ Cosa so io di Grafica ed Illustrazione?”.

‘B’

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