venerdì 19 maggio 2017

Voglio ma NoN Posso (the Varese way of life)


Sapete, si spera sempre di poter assistere ad un cambiamento. Qualcosa di così eclatante nella sua semplicità da lasciare un segno tangibile del suo passaggio, una sorta di "solco metaforico" che incanali da quel momento in avanti lo spirito di una manifestazione e degli artisti che ne costituiscono il DNA stesso.

Dico "si spera" perché come sempre da qualche ora l'atteso "cambiamento" è stato funestato da una "goffa" locandina che, ancora una volta, pone la nostra Provincia nella fastidiosa posizione di eterni "voglio ma non posso". Si potrebbe pensare di essere entrati nella delicata sfera del gusto personale anche se la locandina di cui parliamo (eccezion fatta per gli entusiastici commenti di qualche aficionados), è "OGGETTIVAMENTE DEBOLE" e sembra più uno svogliato abbozzo di uno studente che una reale illustrazione promozionale per una "CON" di livello.


Pur plaudendo quindi lo sforzo della locale fumetteria/associazione di voler fare qualcosa per la propria città non capiamo perché a questo nobile slancio non segua MAI un reale scouting di talenti o perché no "l'ingaggio" di qualche art di valore, qualcuno che con pochi VALIDI TRATTI riesca a catturare l'attenzione del pubblico che magari, "infatuandosi" di una bella locandina, potrebbe dire: "hey perché no, andiamo a visitare questa Varese e la sua neo-fiera del fumetto".

In anni di passione e professione ho visto altre manifestazioni nascere e crescere timidamente edizione dopo edizione diventando punti di riferimento, o se volete "solchi", a cui rifarsi per iniziare la propria personale tradizione, ma quando nella nostra Provincia si da il via a qualcosa, la troppa fretta... o Dio no voglia la troppa faciloneria, ci portano a vedere confezionati eventi che, o spariscono senza lasciar traccia di se o si trascinano senza una reale crescita artistica per due o tre anni, sostentati dall'incrollabile volontà di chi aveva dato il via la tutto.

Quando si tenta di creare un evento sarebbe meglio partire dal piccolo... per lasciarsi il tempo di crescere maturando e arricchendo la nostra manifestazione con i contatti che collezioneremo durante il nostro cammino...una "grande manifestazione" non è fatta di grandi nomi o metri quadrati, una GRANDE manifestazione è fatta di cura per il dettaglio e qualità, fattori percepibili da chiunque si avventuri sul territorio, elementi capaci di fidelizzare e far TORNARE il pubblico anno dopo anno rendendo un evento semplicemente imperdibile.

Sia chiaro sono certo che come sempre (a dispetto dell'evidenza dei fatti) l'orgoglio "bianco rosso" terrà in piedi tutto il "carrozzone" guadagnandosi anche i soliti auto-compiaciuti articoli di rito ma, se come noi siete soliti andare oltre il casello dei Gallarate allora non potrete non vedere come la mancanza di progettualità e la troppa indulgenza nell'offerta saranno per l'ennesima volta l'invalicabile scoglio per creare una manifestazione duratura nel tempo un richiamo capace di creare quel famoso incoming che questa Provincia cerca sempre così disperatamente ma che sempre più difficilmente riesce ad ottenere.

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